Lotteria scontrini: la spinta gentile (e digitale) come nuova forma di incentivo al cashless

La nuova forma di incentivo al cashless

Per ogni euro speso con un metodo di pagamento tracciabile, si ottiene un biglietto virtuale, fino a un massimo di 1000 biglietti per un acquisto pari o superiore a 1000 euro: è questa, in breve, la meccanica dietro alla Lotteria Scontrini %%note1%%, un concorso a premi gratuito, gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di concerto con l’Agenzia delle Entrate. Chi paga con carte di debito o di credito in esercizi convenzionati può dunque partecipare a vere e proprie estrazioni periodiche, esibendo il proprio codice alfanumerico.

La Lotteria degli Scontrini prevede estrazioni settimanali, mensili e annuali. Inizialmente, nell’intenzione dei vari Governi che si sono susseguiti, la Lotteria era principalmente un modo per ridurre l’evasione fiscale e in parallelo incentivare i pagamenti digitali, prevedendo per quest’ultimi delle estrazioni speciali, in parallelo a quelle ordinarie per i contanti. Tuttavia, nelle more del Piano Cashless annunciato dal Governo Conte II nel 2020, in combinazione con il cashback di Stato, si è deciso di eliminare completamente il riferimento al contante.

La strada per la digitalizzazione nei pagamenti sembra essere dunque segnata anche in Italia?

La genesi della misura in Parlamento

È l’Onorevole Luigi Casero, Viceministro all’Economia con delega alle politiche fiscali, a proporre nell’ottobre 2016 per la prima volta tale iniziativa, nel contesto del dialogo intorno a una serie di misure volte al contrasto all’evasione fiscale adottate dall’allora Governo Gentiloni. Inoltre, il terreno di partenza era fertile: l’ipotesi di una lotteria nazionale era realistica poiché resa possibile dallo scontrino elettronico, previsto nel Decreto Legislativo 5 agosto 2015 n.1274 %%note2%%. Secondo le previsioni dello stesso, infatti, a decorrere dal primo gennaio 2020, tutte le operazioni legate al commercio al minuto avrebbero avuto l’obbligo di memorizzare elettronicamente i dati dei corrispettivi giornalieri e trametterli in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Una normativa che si applica, inoltre, anche ai soggetti tenuti all’emissione di ricevute fiscali (artigiani, alberghi, ristoranti, etc).

 

%%timeline1%%

La Lotteria Scontrini – proposta nell’ottobre del 2016 – venne dunque inserita tramite cinque commi (da 540 a 544) all’interno dell’Articolo 1 della Legge di Bilancio per l’anno 2017, indicando come termine di decorrenza il 1° gennaio 2018. Importante però sottolineare che già con il Decreto-Legge del 23/10/2018 n. 119 vennero prorogati i termini di decorrenza della previsione: la nuova entrata in vigore risultava così essere il 1° gennaio 2020.

%%parallax1%%

Dal primo gennaio, però, si passa subito al primo luglio 2020 come stabilito dal Decreto-Legge Fisco del 26/10/2019: un’ulteriore dilazione temporale dovuta probabilmente al fatto che le previsioni della norma avrebbero fortemente inciso l’attività dei piccoli esercenti commerciali, i quali faticavano ad adattarsi alle richieste tecnologiche imposte dallo scontrino elettronico. Infatti, per poter adempiere alle nuove previsioni e non ricorrere a sanzioni, il registratore di cassa telematico con capacità di connettersi a internet, diventa imprescindibile. Contestualmente, i relatori al DL Fisco Gian Mario Fragomeli (PD) e Carla Ruocco (M5S), presentarono un emendamento volto a eliminare le multe per i commercianti che non si adeguano alle norme, fino a quel momento previste da 100 a 500 euro %%note3%%.

L’articolo 20 del Decreto-Legge del 26/10/2019 n.124 %%note4%% va a risolvere anche una forte criticità evidenziata in precedenza dall’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali: il fatto che il consumatore dovesse comunicare all’esercente commerciale il proprio codice fiscale rappresentava un grave pregiudizio alla privacy e alla sicurezza dei dati personali %%note5%%. Viene previsto quindi che, anziché il proprio codice fiscale, il consumatore dovrà comunicare all’esercente commerciale il proprio codice lotteria generato tramite una sezione dedicata del sito.

 

 

A causa dell’emergenza da Covid-19 che ha portato alla chiusura di gran parte degli esercizi commerciali, il Governo ha stabilito con il Decreto Rilancio di maggio 2020 una proroga dei termini di decorrenza della lotteria scontrini, indicando il primo gennaio 2021 %%note6%%. La Lotteria Scontrini rimane dunque un tema centrale ma spinoso anche per il Governo Conte II, tanto da trovarsi anche all’interno del piano per il rilancio 2020-2022 redatto dalla Task Force guidata da Vittorio Colao %%note7%%, che la descrive come un’iniziativa utile al fine di “ridurre significativamente l’economia sommersa per liberare risorse e garantire concorrenza equa attraverso l’incentivo dei pagamenti elettronici” %%note8%%.

%%postit1%%

Il Governo, con l’obiettivo di dare impulso ai pagamenti elettronici e incentivare gli acquisti durante il periodo natalizio per dare fiato agli esercenti in difficoltà per il Covid, lancia il Piano Italia Cashless. Oltre ad anticipare a dicembre 2020 il cashback di stato del 10% su ogni acquisto effettuato con pagamenti digitali, il Governo elimina dalla Lotteria degli Scontrini i pagamenti fatti attraverso contanti, limitando dunque le estrazioni solamente alle transazioni elettroniche. La modifica è stata introdotta nella Legge di Bilancio 2021, in attesa dell’avvio ufficiale della Lotteria.

%%singleVideo1%%

Infine, l’ultimo atto di questo travagliato esperimento di policy è avvenuto a dicembre 2020, quando, grazie al consueto Decreto Legge Milleproroghe, il Governo ha posticipato di un ulteriore mese l’avvio della Lotteria Scontrini, che è partita in via definitiva lo scorso 1 febbraio 2021, con le prime estrazioni avvenute l’11 marzo 2021.

La Lotteria Scontrini vista dagli stakeholder

Il lungo e travagliato percorso che ha portato all’ideazione e all’entrata in vigore della Lotteria Scontrini ha visto scontrarsi i bisogni e le necessità di diversi stakeholder sociali ed economici, in varia misura coinvolti da questo nuovo approccio alla lotta all’evasione fiscale. Dalle istituzioni agli esercenti, dai cittadini/consumatori fino alle grandi imprese della distribuzione organizzata, molti hanno preso posizione su questi temi proponendo al decisore politico modifiche e, come abbiamo visto, rinvii dei termini di decorrenza.

 

Tra i più critici alla Lotteria Scontrini sicuramente le associazioni dei venditori ambulanti (come FIVA, Assidea e ANA), le cui modalità lavorative difficilmente si sposano con i requisiti, soprattutto tecnologici, di tale previsione. Proprio la capacità del venditore ambulante di disporre di una connessione internet stabile per permettere l’immediata trasmissione dei corrispettivi, così come per permettere i pagamenti digitali, è il principale ostacolo per queste categorie economiche. Da segnalare gli interventi in tal senso della Senatrice De Petris (LEU), che, accogliendo l’appello delle associazioni di categoria, propose un emendamento per prorogare l’entrata in vigore della Lotteria. Anche il Senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bortoli affermò che le manovre economiche previste dal Governo avrebbero penalizzato con difficoltà il lavoro degli ambulanti.

%%parallax3%%

 

Una riflessione sul tema della ludopatia è stata presentata anche da U.Di.Con. (Unione per la Difesa del Consumatore), con il presidente Denis Nesci, che affermò che se da un lato la Lotteria Scontrini rappresenta un’opportunità per l’erario, nel meccanismo

‘’… si nasconde l’aspettativa di vincere, un possibile stimolo mentale per tutti, di certo da catalogare con accezione negativa. Come associazione dei consumatori ci stiamo battendo da anni per provare a fermare il fenomeno ormai preoccupante della ludopatia.” %%note9%%

%%postit2%%,

Gli effetti della Lotteria Scontrini

Ma la Lotteria Scontrini, nella sua attuale formulazione, servirà realmente contro l’evasione fiscale? Ad analizzarne le possibili risposte nel 2019, è stato Carlo Cottarelli, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica di Milano. Ciò che è emerso dall’analisi, è che “in assenza di controlli, non esiste un incentivo fiscale (es. detrazione o deduzione) che sia più conveniente di evadere, almeno in termini monetari. Per rendere il consumatore indifferente tra l’operazione in nero e l’operazione legale sarebbe necessario fissare un livello di detrazione pari all’ammontare delle tasse”.  Inoltre, secondo l’Osservatorio ciò implica che “la vincita attesa partecipando alla lotteria degli scontrini, non potrà mai essere conveniente tanto quanto uno sconto pari all’intero ammontare dell’IVA. Tuttavia, la natura del gioco d’azzardo vuole che gli individui tendano a sovrastimare la probabilità che accadano eventi poco probabili e questo potrebbe giocare a favore del buon esito della lotteria sulle casse dello stato.”

%%block_image_and_text2%%

L’Italia non è un caso isolato, anche altri paesi hanno implementato lotterie per contrastare l’evasione fiscale: a Malta è in vigore dal 1997, in Portogallo dal 2014, in Slovacchia dal 2013. La Cina nel 1998 ha avviato un progetto pilota nelle metropoli di Pechino, Shangai e Tianjin. Il Brasile ha introdotto una lotteria di scontrini nel 2007 nello Stato di San Paolo con un funzionamento piuttosto simile a quello previsto per il contesto italiano. Stando a quanto emerso dall’Osservatorio CPI, “nei primi quattro anni dall’introduzione, l’importo delle vendite registrate e delle ricevute fiscali aumentò del 3 e del 7% rispettivamente dopo la prima segnalazione sull’apposito portale. Inoltre, sempre nello stato di San Paolo, nei quattro anni successivi all’implementazione della Nota Fiscal Paulista ci fu un aumento di circa il 21% dei ricavi registrati nella vendita al dettaglio rispetto a quella all’ingrosso. Al netto degli sconti fiscali e del montepremi allocati, il gettito IVA aumentò del 9.3%.” Basandosi su questi dati è possibile ritenere che la policy abbia prodotto un certo beneficio fiscale, anche se non è possibile isolare l’effetto della lotteria rispetto ad altre misure fiscali adottate dal Brasile negli stessi anni. Inoltre, l’elevato tasso di evasione fiscale rispetto al contesto italiano potrebbe rappresentare in realtà un bias nell’assesment della politica.

La teoria della spinta gentile

Gli studi di economia comportamentale possono aiutarci a comprendere meglio da un lato le fondamenta su cui poggia il provvedimento della Lotteria Scontrini, e dall’altro lato il perché un individuo è portato a evadere. In particolare, secondo i principi dell’economia neoclassica (su cui si basa l’attività degli economisti Freedman and Freedman, Stagler e Jensen l’individuo è considerato un essere perfettamente razionale. Ciò implica che agisce secondo i principi microeconomici della massimizzazione del profitto. All’interno di questo modello, il consumatore è definito come homo economicus e dispone di tutte le informazioni necessarie al fine di intrattenere rapporti economici. Dunque, in teoria non vi è spazio per scelte irrazionali tra cui l’evasione. Ma questa tradizione economica presto si rivelò fallace, in quanto un individuo non agisce sempre spinto da principi razionali.

%%parallax2%%

Posta questa irrazionalità di base nelle scelte di un soggetto, le persone posso essere in un certo senso “spinte”, all’interno dei loro processi decisionali, verso una specifica direzione. Per Thaler e Sustein questa spinta è da definirsi come nudge, cioè un pungolo capace di alterare il comportamento degli individui senza proibire specifiche altre decisioni. Secondo questa teoria di economia comportamentale però per definirsi “spinta gentile”, il nudge può essere facilmente evitato e non deve comportare costi eccessivi –come teoricamente lo è l’introduzione della Lotteria Scontrini.

Di solito uno Stato ha come armi principali per prevenire frodi fiscali strumenti altamente punitivi: le classiche politiche definite di command and control ne sono una dimostrazione. In questo caso, invece, ci si è orientati verso creazione di uno specifico contesto che prevenga fenomeni elusivi senza imporre ulteriori restrizioni e obblighi in capo al consumatore o all’esercente. La previsione secondo la quale ogni scontrino emesso attraverso un pagamento elettronico consente (in via facoltativa) di poter partecipare a un concorso a premi, cerca sostanzialmente di modificare l’impostazione decisionale del consumatore, orientandolo verso una situazione dalla quale potrebbe trarre un maggior profitto economico. Aver limitato la soluzione al solo pagamento elettronico potrebbe essere il punto debole dell’impostazione della policy rispetto ai suoi obiettivi.

 

Leggi anche

Tutti gli articoli