Adl Consulting è una società di consulenza strategica, public affairs e comunicazione istituzionale specializzata in attività di lobbying, advocacy e change management. Dal 2012 sosteniamo il decision-making basato sui dati e promuoviamo il #DigitalLobbying nel settore.
Il “Digital Lobbying Blog” è uno spazio digitale dove il nostro Team mette a disposizione di tutti i professionisti di settore approfondimenti su questioni emergenti nazionali e internazionali, innovazioni e best practice.
La nostra Academy è una piattaforma dedicata alla formazione di esperti in affari istituzionali e regolatori, dirigenti, giornalisti e collaboratori parlamentari. I nostri corsi, tenuti da docenti qualificati ed esperti di settore, formano figure professionali con un elevato grado di specializzazione, capaci di operare sul fronte delle relazioni istituzionali e dei public affairs attraverso tecniche e strumenti innovativi interdisciplinari.
In Europa, maggio ha segnato una svolta concreta nell’attuazione del Regolamento sull’Intelligenza Artificiale. L’AI Office europeo, organismo operativo creato dalla Commissione per supervisionare l’implementazione dell’AI Act, ha pubblicato le prime linee guida tecniche per la supervisione dei modelli generativi di intelligenza artificiale. Le bozze del Code of Practice sono state aperte alla consultazione con imprese, centri di ricerca e autorità nazionali, e puntano a definire standard chiari su trasparenza, tracciabilità e affidabilità dei modelli ad uso generalizzato.
In parallelo, sul fronte industriale, lo European Innovation Council (EIC) ha annunciato un nuovo pacchetto di 1,2 miliardi di euro destinato a scaleup deep tech nei settori IA, biotecnologie industriali e robotica applicata. Un’azione che mira a contrastare la fuga di capitale umano e l’acquisizione estera di tecnologie strategiche, con particolare riferimento alla transizione digitale in sanità, industria e pubblica amministrazione.
Negli Stati Uniti, il mese ha confermato l’approccio sempre più securitario all’innovazione. Il governo federale ha ufficializzato l’adozione obbligatoria dell’“AI Risk Management Framework” per tutte le agenzie pubbliche, sviluppato dal National Institute of Standards and Technology (NIST). Il documento fissa requisiti stringenti su robustezza, trasparenza e responsabilità nella progettazione di sistemi intelligenti, in particolare in ambito difesa, giustizia e salute pubblica.
Inoltre, sempre negli Stati Uniti, il Dipartimento della Difesa ha lanciato un bando da 2 miliardi di dollari per soluzioni di intelligenza artificiale avanzate in settori strategici come cybersecurity predittiva, manutenzione autonoma e logistica militare. Questo pacchetto si inserisce nel piano quinquennale “AI for National Security”, che mira a mantenere il primato tecnologico statunitense in scenari altamente competitivi.
Anche sul piano geopolitico, al fine di tutelare il proprio primato, Washington ha ulteriormente inasprito le restrizioni agli investimenti tecnologici in Cina, estendendo il perimetro a tecnologie quantistiche, biotecnologie critiche e semiconduttori avanzati. La nuova normativa, promossa dal Tesoro e dal National Security Council, è esplicitamente finalizzata a “ridurre l’esposizione tecnologica strategica”.
Se ci si sposta in Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato la creazione di un Centro per l’Etica dell’IA ad Abu Dhabi, in collaborazione con l’Università di Oxford e l’ETH di Zurigo. Rientrante nella strategia “AI for Society 2030”, l’iniziativa mira a sviluppare policy sperimentali su privacy, sorveglianza, bias algoritmico e trasparenza, e ha lo scopo di posizionare il Paese come punto di riferimento in ambito etico rispetto all’adozione dell’intelligenza artificiale.
Mentre, in Arabia Saudita, è stato ufficialmente inaugurato il Data Sovereignty National Platform, un’infrastruttura pubblica per la conservazione e il processamento locale dei dati sensibili, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da fornitori cloud extra-regionali. L’iniziativa si inserisce nella Vision 2030 ed è considerata propedeutica all’adozione di un cloud sovrano regionale.
Le notizie più importanti
La Court of International Trade, tribunale federale con sede a New York e competente in materia di commercio estero e dogane, ha annullato i cosiddetti dazi ‘reciproci’ decisi nelle ultime settimane da Donald Trump, giudicando illegittimi. Nello specifico, la corte ha ritenuto che il Presidente degli Stati Uniti abbia abusato dei poteri conferitigli dalla legge, che non autorizzerebbe l’inquilino della Casa Bianca a imporre sovrattasse sulle merci provenienti da quasi tutti i Paesi del mondo.
29 maggio 2025
Fonte: Repubblica.it
Elon Musk ha annunciato le sue dimissioni dall’Amministrazione degli Stati Uniti, lasciando così il suo incarico al Dipartimento per l’Efficienza Governativa (Doge). A quanto trapela dagli Usa, il magnate sudafricano avrebbe espresso delusione per il progetto fiscale e di bilancio recentemente annunciato da Donald Trump, che nella visione di Musk sarebbe incompatibile con la mission del Doge.
Fonte: Rai News.it
Giovedì 15 maggio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Papa Leone XIV. Dopo aver riaffermato il legame indissolubile tra Italia e Santa Sede e aver espresso apprezzamento per gli sforzi del Vaticano in favore della pace mondiale, la premier ha ribadito la disponibilità a collaborare per favorire uno sviluppo etico e al servizio dell’uomo dell’Intelligenza Artificiale, proseguendo l’opera avviata da Papa Francesco e culminata con la partecipazione dello scorso Pontefice al G7 di Borgo Egnazia di giugno 2024.
15 maggio 2025
Fonte: Governo
Giovedì 22 maggio il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato a Palazzo Piacentini la Vicepresidente esecutiva della Commissione Ue e Commissario per la transizione giusta, pulita e competitiva, Teresa Ribera. Al centro del colloquio ci sono stati i principali dossier economico-industriali del momento: transizione ecologica, automotive, siderurgia, chimica, energie rinnovabili e Regolamento europeo sulle emissioni di CO². Su quest’ultimo tema, il Ministro Urso ha rilanciato la proposta italiana di revisione del Regolamento, al fine di includere tutte le tecnologie pulite disponibili, promuovere la piena neutralità tecnologica e introdurre una flessibilità quinquennale, volta a evitare sanzioni e a sostenere l’adattamento industriale.
22 maggio 2025
Fonte: Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Giovedì 22 maggio il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha inaugurato il Tavolo tecnico permanente dedicato alla filiera italiana delle comunicazioni elettroniche, della società dell’informazione e dei media audiovisivi. L’obiettivo del Tavolo è promuovere un dialogo strutturato e continuo tra tutti gli attori coinvolti per condividere esperienze, criticità e proposte operative. Le riunioni, alle quali dal lato istituzionale prenderanno parte anche AGCOM e MIMIT, si concentreranno su grandi tendenze tecnologiche e settoriali, come l’Edge Cloud Computing, le reti 6G, l’Internet of Things (IoT) e i modelli avanzati di Intelligenza Artificiale.
Fonte: Dipartimento per la Trasformazione Digitale
Martedì 13 maggio l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha annunciato di aver trasmesso al Parlamento la Relazione annuale per il 2024. La Relazione si compone di 136 pagine, ed è organizzata in nove capitoli che illustrano il lavoro svolto da ACN lo scorso anno, con particolare riferimento all’intenso lavoro di aggiornamento del quadro normativo sia sul piano nazionale che di adeguamento alle evoluzioni normative dell’UE, anche rispetto alle evoluzioni tecnologiche. In questo senso, l’Autorità ha accompagnato il Paese nell’adozione di importanti normative per il settore della cybersicurezza, prime fra tutte la Legge 90/2024 e il recepimento nazionale della Direttiva europea NIS2, che contribuiscono a rafforzare la sicurezza e resilienza sistemica di Pubbliche Amministrazioni e imprese.
Fonte: Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale
L’editoriale del mese
In un commento su La Repubblica, Ezio Mauro ci invita a riflettere sull’importanza del sapere come fondamento della vita democratica e della coesione sociale. In un tempo in cui le competenze, la scienza e l’istruzione rischiano di essere marginalizzate, egli richiama il valore essenziale della conoscenza come strumento di comprensione del mondo e di trasmissione dell’identità collettiva. La sfida culturale rivolta a istituzioni come Harvard rappresenta, secondo Mauro, un tentativo di sostituire un sapere condiviso con una visione parziale e semplificata. La posta in gioco è alta: è la capacità di una società di costruire significati comuni e di coltivare il pensiero critico. Difendere le fonti della conoscenza significa preservare la possibilità di un confronto aperto, di una ricerca continua del vero, di una cittadinanza consapevole. Infine, Mauro ci sollecita a riconoscere questo passaggio storico come un’opportunità per riaffermare il valore della cultura come bene comune, capace di garantire libertà, pluralismo e responsabilità democratica.