Corporate Political Responsibility: la nuova frontiera della sostenibilità d’impresa

Alle turbolenze del nostro tempo occorre rispondere con tempestività ed efficacia. Le aziende in questo possono fare la differenza creando valore per la collettività e rinforzando quindi la resilienza democratica degli Stati.

 


Il successo di un’impresa dipende in larga misura dal contesto politico e sociale in cui opera. La complessità determinata dalle crisi sanitarie, economiche e ambientali ha contribuito alla creazione di un clima di incertezza che pervade ogni ambito della società. Insieme ad altre due variabili, la globalizzazione e la digitalizzazione, si completa così un quadro che appare quasi impressionista: per accrescere la nitidezza e la definizione dell’ambiente in cui si collocano, le imprese hanno messo in campo differenti strategie, molte delle quali afferenti alla Corporate Social Responsibility.

La quasi totalità delle prime 250 aziende per fatturato presenti nel ranking ‘Fortune 500’ del 2019 forniscono una delle tante forme di rendicontazione sulla sostenibilità. Il dato testimonia quanto la Corporate Social Responsibility (CSR) sia diventata una consuetudine per le aziende che intendono rendere conto ai propri stakeholders circa l’andamento economico e finanziario, nonché l’equilibrio tra le dimensioni economiche, ambientali e sociali.

Sebbene questo rappresenti un avanzamento nell’ottica di una cittadinanza di impresa – un impegno concreto nel comportarsi eticamente nei confronti della comunità – nel contesto socio-politico attuale non basta. Solo meno della metà delle aziende considerate ha inserito all’interno della reportistica i propri rischi di governance (es. corruzione, comportamenti anticoncorrenziali, contributi politici), a dimostrazione che la rendicontazione delle attività svolte in collaborazione con le istituzioni è ancora una pagina bianca tutta da scrivere.  

 

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DALLA CORPORATE CITIZENSHIP ALLA CPR

Nell’articoloPer una cittadinanza d’impresa: migliorare la trasparenza e la reputazione comunicando valore agli stakeholder(2019) è stato introdotto il tema della Corporate Citizenship, in virtù di un cambiamento dell’approccio delle aziende verso le istituzioni, che si è fatto sempre più sistemico e multisettoriale. Il motore e il fine ultimo di questa relazione è Reputazione. Comunicando agli stakeholder maggiori informazioni di valore circa le attività di posizionamento dell’azienda presso le istituzioni, è infatti possibile raggiungere un vantaggio competitivo importante che consente alle imprese di caratterizzare la propria brand value e dare un indirizzo etico e trasparente all’azienda.

 

In questo contesto, la Corporate Political Responsibility entra nel cruscotto strategico del manager che intraprende con questo percorso un chiaro posizionamento di medio – lungo termine che traguarda le turbolenze contingenti.

 

In ragione della crescente attenzione che i governi e le Organizzazioni Internazionali rivolgono alla Responsabilità Sociale delle Imprese, la Corporate Political Responsibility (CPR) è un tema che si sta consolidando all’interno del dibattito pubblico e riguarda l’impegno delle aziende ad adottare comportamenti etici e responsabili nella loro attività di rappresentanza degli interessi. In verità, le aziende hanno sempre cercato di dare il proprio contributo nei territori sia per il perseguimento di un interesse particolare, sia per generare un maggiore benessere collettivo.  

Nella letteratura di settore alcuni contributi sottolineano una sempre maggiore convergenza tra la CSR e le attività di Public Affairs. Tra questi, Johannes Bohnen, esperto in strategie di comunicazione, analisi e campagne politiche, nel libro “Corporate Political Responsibility. How Businesses Can Strengthen Democracy for Mutual Benefit” (2020), mostra come le aziende possano diventare attive nella sfera politica in almeno quattro campi d’azione (Figura 1). 

@ elaborazione di ADL Consulting da Corporate Political Responsibility. How Businesses Can Strengthen Democracy for Mutual Benefit” (2020)

 

In conclusione, si può affermare che le aziende devono assumere responsabilità politica se vogliono agire de facto in maniera sostenibile. La CPR rappresenta, in tal senso, un’opportunità per assumere un ruolo di leadership nella promozione della responsabilità sociale e dell’impegno etico. 

 

IL REPORT: VERSO UNA CORPORATE POLITICAL RESPONSIBILITY

Come ADL Consulting sposteremo l’asticella del dibattito più in avanti, tracciando un nuovo mindset rispetto al ruolo socio-politico delle imprese che vogliono stare al passo con le continue sfide della società e dei diversi sistemi economici nel contesto di una competizione globale per scoprire nuove opportunità di sviluppo e di business. Per tale ragione, siamo felici di annunciarvi una nuova pubblicazione firmata ADL Consulting sul tema, che si focalizzerà sulla Corporate Political Responsibility e sulla rendicontazione delle attività di lobbying come fattori abilitanti per le aziende che vogliono posizionarsi presso i decision maker con autorevolezza, facendo leva su, un‘etica della trasparenza e una solida reputazione. Attraverso questo approccio, le imprese potranno integrare gli strumenti a disposizione della CSR (certificazioni, standard e metriche) e cogliere l’opportunità per i professionisti dei public affairs di portare le azioni di lobbying e advocacy a un livello più avanzato, in una logica data-driven, strategica e misurata.

Il 25 Maggio 2023, nella splendida cornice di Palazzo Wedekind a Roma, presenteremo il report durante il Forum Public Affairs, l’appuntamento italiano di riferimento della comunicazione pubblica e istituzionale, organizzato da Comunicazione Italiana e che, quest’anno, ci vede protagonisti in qualità di Main Partner.

Nelle prossime settimane scopriremo come il concetto della CPR è trasversale rispetto ad alcuni settori, che saranno oggetto di discussione all’interno dei panel dell’evento.

Save the date evento

 

#STAYTUNED

Fonti:

BOHNEN, Johannes (2020), Corporate Political Responsibility. How Businesses Can Strengthen Democracy for Mutual Benefit

FAVOTTO, Alvise e Kelly KOLLMAN (2021), Mixing business with politics: Does corporate social responsibility end where lobbying transparency begins?, «Regulation & Governance», 15 (2), 262-279

KPMG, (2020), Il tempo della sostenibilità. Gli ultimi trend sulla sostenibilità nel ‘Survey of Sustainability Reporting

LOCK, Irina e Peter SEELE (2016), Deliberative Lobbying? Toward a Noncontradiction of Corporate Political Activities and Corporate Social Responsibility?, «Journal of Management Inquiry», 25 (4), 415-430

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